FAROE: PERDUTE NELL’ATLANTICO

Testo e foto di Piero Bosco

La nostra avventura alle isole Faroe è iniziata con uno spettacolare atterraggio sulla pista situata tra alte montagne verde smeraldo illuminate dalla calda luce della sera. Il giorno successivo dalla capitale Tórshavn, attraversata l’isola Streymoy in direzione nord, abbiamo raggiunto il piccolo villaggio di Eidi, dal quale si può ammirare la montagna più alta delle Isole Faroe, Slættaratindur 882 metri. Tra le nuvole basse abbiamo proseguito per una strada di montagna fino a raggiungere un passo da dove abbiamo potuto osservare i famosi pinnacoli rocciosi chiamati il Gigante e la Strega. La leggenda racconta che uno dei giganti dell’ Islanda e la Strega sua moglie vennero qui una notte per prendersi le isole. La strega legò con una corda la montagna ma malgrado tirassero non riuscirono a smuovere le Faroe. Non si accorsero però che il tempo passava e il primo raggio di sole li sorprese e li trasformò in rocce. Da qui abbiamo proseguito per Gjógv con il suo piccolo porto naturale, una stretta gola con alte scogliere su entrambi i lati dove nidificano le Pulcinelle di Mare. I continui cambi di luce davano al luogo un aspetto fiabesco. Poi lungo Skalafjord, il fiordo più lungo nelle isole Faroe, fino a Leirvik. Qui abbiamo attraversato l’impressionante tunnel sottomarino che la collega a Klaksvík. Il mattino seguente c’era ad attenderci la barca che ci ha portato a Enniberg, il punto più settentrionale dell’arcipelago, sull’isola di Vidoy. Si tratta di un vero e proprio muro verticale a picco sul mare che misura ben 754 m, una delle scogliere sul mare più alte del mondo! Tutta la costa a nord di Vidoy è davvero spettacolare e anche uno dei luoghi migliori dell’intero arcipelago per il bird watching. Infatti abbiamo potuto osservare Pulcinelle di Mare, Urie Nere, Fulmari, Cormorani ed Edredoni. Incredibile ma vero, in cima ad una scogliera anche delle pecore…chissà come sono arrivate fin lassù? Ma sono state issate una ad una con delle corde, ci spiega il capitano, lì l’erba è talmente buona che il gusto della carne ne trae grande giovamento. Nel pomeriggio è rimasto il tempo per una visita al villaggio Vidareidi, il più settentrionale delle Faroe. I dintorni del piccolo insediamento sono molto pittoreschi. Oggi secondo il programma saremmo dovuti andare all’isola di  Mykines. Pioggia battente e vento forte. Il piccolo traghetto oggi non può raggiungere l’ isola, il mare è in tempesta! Poco male, decidiamo di dedicare la giornata ad esplorare la capitale dell’arcipelago. Tórshavn è una delle capitali più piccole del mondo con una popolazione di 17.500 abitanti. Qualcuno si è dedicato allo shopping, altri a visitare il museo oppure semplicemente a passeggiare tra le strette vie del caratteristico centro storico tra le abitazioni tradizionali con il tetto in torba. Nel porto le piccole e colorate barche  Faroese ci hanno ricorato le origini vichinghe degli isolani. Parlando con alcuni di essi veniamo a sapere che in serata ci sarà la partita di calcio della nazionale contro la Slovenia. La pioggia sembra pian piano scemare…decidiamo di andare alla partita! Il taxista con cui ci accordiamo ci ha dato però un orario sbagliato per cui ascoltiamo tutto il primo tempo alla radio del taxi e ci presentiamo allo stadio in tempo per il secondo tempo. Esperienza indimenticabile la partita! Tutte quelle famiglie, quei bambini, il pallone che se calciato troppo forte finisce in mare… Oggi il sole splende e raggiunto il villaggio di Sørvágur ci siamo imbarcati sul piccolo traghetto per l’isola di Mykines. Solo 11 persone vivono nell’isola più occidentale dell’arcipelago per tutto l’anno. Un paio di ore di tragitto tra le onde dell’oceano ed ecco che attracchiamo al piccolo molo. Dedicheremo la giornata a questo misterioso paradiso degli uccelli. Alcuni piccoli sentieri ci guidano in una emozionante escursione verso Mykineshólmur dove ci siamo letteralmente trovati circondati dagli uccelli. Beccacce, Pulcinelle di Mare, Gazze Marine, Urie, Gabbiani e Sule. Non solo, il colpo d’occhio qui è veramente grandioso. Le scogliere a picco sul mare, il faro, il vento, l’oceano…dobbiamo tornare a casa!