Capitano William R. Anderson
Al Polo Nord con il “Nautilus”
William R. Anderson nacque nel Tennessee e da giovane intraprese la carriera militare laureandosi prima all’Accademia Militare ex Columbia e successivamente all’Accademia Navale U.S.A. Sommergibilista partecipò, durante la seconda guerra mondiale, a diverse missioni e venne inserito con la medaglia di bronzo. Con la creazione dei primi sommergibili nucleari fu scelto per assumere il comando del USS “Nautilus” destinato alla prima esplorazione artica sotto la calotta polare. Missione segretissima che si svolse in corrispondenza del lancio sovietico dello Sputnik.
Fu così che, dopo un tentativo fallito per il fondale troppo basso, la spedizione ripartì nuovamente dalle Hawaii e, dopo aver attraversato il mare dei Chukci, costeggiò a lungo il pack alla ricerca di acque profonde che trovò nel Barrow Canyon, una profonda valle sottomarina, lunga 150 miglia e larga 15, che gli aprì la via al Mare di Beaufort ed al Polo Nord.
Il 3 agosto 1958 disse al suo equipaggio: ” Per il mondo, la patria e la marina .. Vi informo che il sottomarino “Nautilus” si trova esattamente a 90 gradi di latitudine”.
Era la prima volta che il Polo veniva raggiunto sotto la calotta polare e che il più grande numero di persone l’aveva raggiunto contemporaneamente, infatti l’equipaggio ammontava a ben 116 persone.
Il “Nautilus”, per raggiungere l’obiettivo, aveva percorso 1800 miglia sotto i ghiacci polari con 96 ore di immersione.
Il Capitano Anderson, che potremmo soprannominare “Nemo”, vista la sorprendente analogia fra il romanzo di Verne “Ventimila leghe sotto i mari” e il non casuale nome del sommergibile, viene ricordato oltre che per l’impresa suddetta anche come comandante del primo sommergibile nucleare della storia navale.
Curiosità:
il 17 Marzo 1959 il sommergibile USS Skate rompe per la prima volta la calotta polare ed emerge al Polo Nord .
il 17 Agosto 1977 la rompighiaccio nucleare sovietica NS Artika è la prima nave a raggiungere il Polo Nord
e…
se Giulio Verne (1828), nel suo romanzo, aveva immaginato l’improbabile navigazione sotto l’Antartico, nel 1648 il vescovo John Wilkins, autore del libro “Matematica o, le meraviglie che si possono compiere dalla geometria meccanica”, aveva previsto con stupefacente anticipo la moderna esplorazione sottomarina, tanto che un suo pronipote tal Sir Hubert Wilkins nei primi decenni del secolo scorso allestì la Spedizione Wilkins – Ellsworth di cui il libro “Al Polo Nord in sottomarino”, ma questa è un’altra storia…..
BIOGRAFIA curata da Bruno Bocchi